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Trasformare e “allungare” la vita in SPA

Sono sempre di più le SPA che promuovono prevenzione, equilibrio e amore verso sé stessi, accompagnando i clienti in un viaggio super-personalizzato verso un nuovo concetto di longevità.

di Elisabetta Farneti

Il convegno “Longevity & Ageing”, svoltosi a Milano nel corso del 2023, ha rappresentato l’occasione per esplorare ed approfondire i temi correlati alla longevità e all’invecchiamento. Argomenti di grande attualità che vedono protagoniste tante realtà coinvolte nel processo di miglioramento del ben-essere delle persone. 

Ne abbiamo parlato con Regis Boudon-Doris di bbspa_Group, società che da oltre 30 anni si occupa di realizzare progetti Wellness&SPA innovativi e capaci di unire aspettative di clienti e investitori. Il mondo SPA e Wellness infatti è uno dei contesti ideali per promuovere buone pratiche di benessere ed aiutare le persone nella ricerca di modi e strumenti per vivere e mantenere una buona qualità di vita.

Longevità significa vivere bene

“La Longevity oggi viene interpretata come “impegno” a riempire di vita gli anni – sottolinea Regis – Benessere inteso come analisi e potenziamento di tutti i fattori che possono accompagnare un invecchiamento di qualità. In quest’ottica un focus importante è la prevenzione: noi siamo il prodotto di come siamo stati capaci di trattare il nostro corpo nell’arco della vita. Il mondo SPA e Wellness ovviamente è sintonizzato su questa frequenza e noi di bbspa-group siamo impegnati in vari progetti, in Italia e all’estero, che pongono in primo piano l’approccio olistico/longevity/green, tre elementi oggi inscindibili”.

Sono molte le SPA interessate ad attivare protocolli longevity? 

“Assolutamente si – rimarca Regis Boudon Doris – Come bbspa_Group stiamo lavorando per creare modelli messi a punto per adattarsi perfettamente alle diverse SPA in cui si inseriscono, mantenendo l’integrità del concept e la sua efficacia, ma rafforzando e valorizzando ciascuna realtà e, soprattuto, adattandosi alle esigenze della clientela target”.

Cosa cercano i clienti delle SPA?

Sempre più persone desiderano migliorare il proprio stato psico-fisico. Relax, possibilità di confrontarsi con personale specializzato e medici per un percorso benessere “su misura”, obiettivi di bellezza realistici e tangibili sono le richieste più frequenti. Quindi, anche parlando di longevità, il soggiorno in SPA deve essere scandito da appuntamenti gratificanti a partire dal check-up personalizzato, fino ad arrivare agli allenamenti, ai rituali di bellezza, ai trattamenti di medicina estetica, alla scelta della linea cosmesi e, in ultimo, alla tavola, dove anche la buona cucina deve fare la differenza, grazie a piatti capaci di ridurre la sensazione di fame. Tutto ciò si deve tradurre in un progetto SPA ben coordinato, capace di emozionare, soddisfare le aspettative dei clienti e, cosa importante, essere remunerativo per chi investe nel progetto. 

Elementi chiave di un programma Longevity?

“Occorre puntare su elementi fortemente caratterizzanti – spiega Regis – In un programma longevity si parla obbligatoriamente di epigenetica, biohaking, test DNA, trattamenti/cure termali e checkup ultra personalizzato, anche tramite telemedicina”. 

Un buon percorso longevity unisce le più avanzate tecniche medico-scientifiche con innovative metodologie olistiche, meglio se inserito in luoghi iconici, di design e attenti alla sostenibilità.  Questo genera un sodalizio benefico in grado di rallentare l’invecchiamento cellulare del corpo, della mente e dello spirito nel pieno rispetto della naturale fisiologia della persona. Il cardine è sicuramente la fase di diagnosi altamente personalizzata, l’innovazione invece sta nei protocolli, che uniscono innovazione scientifica all’educazione a un corretto stile di vita.

Novità in campo antiaging? 

«Si sta sviluppando un’ampia casistica sui protocolli finalizzati al ringiovanimento – prosegue Regis – La crioterapia, ad esempio, offre molte formule di intervento in ambito wellness, salute e bellezza. Nell’estetica sta crescendo l’uso di ultra-frequenze che stimolano l’auto-ringiovanimento dei tessuti, con effetti rapidi su maggiore distensione del volto e scomparsa di rughe. Altri protocolli prevedono l’utilizzo di peptidi per il mantenimento della qualità delle cellule. Si sta ottimizzando l’utilizzo del tessuto adiposo, a più alto contenuto di cellule staminali, quindi con una elevata capacità rigenerativa, per ridare ai tessuti del paziente in via di degradazione con l’età, un ringiovanimento strutturale. Altra novità che si sta perfezionando sono nuovi lifting non chirurgici. Ovviamente parliamo di trattamenti da realizzare in ambienti appositamente progettati ed attrezzati, gestiti da personale specializzato e adeguatamente formato in protocolli legati alla medicina della longevità». 

Come inserire programmi Longevity nella propria SPA?

Se si intende lavorare sulla prevenzione e su una longevità di qualità e attiva, occorre che ambienti, menu servizi, personale e tecnologie siano coerenti.  “Lo ripeterò all’infinito – rimarca Regis Boudon Doris – quando un imprenditore decide di creare una SPA o rilanciare un centro già esistente, occorre affidarsi a team di consulenti e specialisti. Questo permette di raggiungere il risultato senza spreco di risorse. Troppo spesso siamo chiamati a intervenire per correggere progetti già in fase di realizzazione. Tornando alla domanda: inserire programmi longevity all’interno di una SPA significa analizzare le risorse esistenti (parlo di ambienti, tecnologie, risorse umane, personale medico), capire come possano interagire e comporre il progetto longevity ed integrarle con ciò che manca al completamento del servizio. Aggiungo che creare un progetto significa anche mantenerlo attivo, adeguandolo alle novità, formando costantemente il personale e pianificando le necessarie valutazioni sull’effettiva redditività della scelta compiuta”.