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Area Wellness – la SPA Helvetia&Bristol a Firenze

Firenze è una città che tutto il mondo ci invidia e considera la culla del Rinascimento. Chiedete a chiunque qual è il luogo in cui, nel quattrocento, le arti figurative hanno visto la concentrazione degli artisti più famosi, del calibro di Leonardo Da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio, e vi risponderà: Firenze. Lo stesso fervore nell’architettura, con opere che spaziano dal Brunelleschi, considerato come l’eccellenza nella progettazione e nell’uso della geometria, a Leon Battista Alberti, autori di edifici religiosi e civili che ancora oggi sono disponibili alle visite dei tanti turisti che animano la città. Senza dimenticare il grosso contributo di un mecenate come Lorenzo il Magnifico, capace di gestire il potere, oculatamente e con diplomazia, circondandosi di studiosi e illuminati. Il Rinascimento fiorentino è divenuto in seguito italiano ed europeo, grazie alla frequente abitudini di questi artisti di spostarsi e così diffondere la conoscenza, dando così il via a una svolta epocale nel pensiero dell’uomo occidentale, nei propri rapporti col mondo, con la natura, con la divinità.

Quali siano stati i fattori ambientali, politici e culturali che hanno determinato questo felice e irraggiungibile periodo storico ed artistico, è stato oggetto di molti studi ed ipotesi. Molto meno frequentemente, però, ci si è soffermati a parlare della Firenze romana, la Florentia fondata nel 59 a.C. dai soldati di Giulio Cesare che la dedicarono al Dio Marte. La città, posta strategicamente sulla via Cassia, prosperò in età imperiale per poi subire le dominazioni di Bizantini, Ostrogoti, Longobardi e Franchi, prima di diventare simbolo del Rinascimento. I reperti più importanti dell’epoca romana furono in gran parte distrutti durante i lavori per trasferirvi da Torino la capitale d’Italia. A pochi passi da Palazzo Strozzi durante alcuni recenti lavori sono riemersi alcuni reperti delle Antiche Terme Capitoline che si ergevano vicino al Campidoglio cittadino. Per osservarle bisogna entrare nel LA SPA dell’Hotel Helvetia & Bristol, fra le realtà alberghiere più famose di Firenze, che l’anno passato ha visto un grande intervento di riqualificazione e ampliamento, arrivando ad arricchire la struttura di 25 nuove camere e suites firmate dalla designer Anouska Hempel, oltre al nuovo ristorante Cibreo e la Galleria Iginio Massari dedicata alle creazioni del noto maestro pasticcere. L’hotel è ospitato in una dimora storica costruita nel 1885, e in cui un tempo aveva sede una filiale della Banca di Roma.

LA SPA, con un concept progettato da bbspa_Group, e la cui gestione è stata affidata a Snow Group Italia, è localizzata nell’area dedicata alle cassette di sicurezza e per arrivarci è necessario scendere un piano sotto il livello stradale, fino alla reception dai toni soffusi e onirici, dominata da colori chiari. La scelta prevalente per la copertura delle superfici è caduta sul travertino, ben combinato con arredi essenziali e comode poltrone che invitano gli ospiti ad abbandonarsi al relax, tanto in privacy che in situazioni conviviali. Gli spazi sono aperti tanto ai clienti dell’albergo che a visitatori esterni desiderosi di ritagliarsi qualche ora di completa tranquillità. La zona umida, accessibile direttamente dagli spogliatoi, ricorda l’antica tradizione delle terme romane, con un’articolata offerta che spazia dal Calidarium (Hammam) e prosegue con l’Aquamotus (Vichy Shower), le docce emozionali, il Sudatorium (Sauna Finlandese), il Frigidarium ed il Tepidarium (Stanza del Sale), che poggia su una pavimentazione in vetro da cui si possono ammirare anche le fondazioni di epoca medievale. Il richiamo all’originale suddivisione degli spazi cara ai romani testimonia la volontà di recuperare l’antico genius loci, e una consapevole scelta di riproporre il modello dell’alternanza caldo/ freddo, proprio dei bagni romani. La progettazione tecnica di questa area è stata realizzata dall’azienda padovana Sainte Claire che, con la propria esperienza, è riuscita nell’intento di inserire le varie funzioni all’interno di uno spazio complesso e di alto valore storico, nonostante i grandi vincoli e i limiti posti dalla Sovraintendenza con cui si è trovata a collaborare e a confrontarsi. Il percorso umido si conclude nel Lacus Quietis, l’area dedicata alle piscine, ricavate nello spazio che un tempo c’era il caveau della banca, con vasche che offrono profondità e giochi d’acqua diversi. In questo luogo è stato chiesto all’artista Felice Limosani di realizzare un contributo di video arte che accompagni gli ospiti con animazioni capaci di colpire ed emozionare.

L’artista, conosciuto per una carriera che gli ha permesso di lavorare in molteplici contesti, ha scelto uno stile visivo che è coerente con le necessità degli ambienti dell’area benessere, priva di affacci esterni. Il risultato è l’alternarsi di immagini evocative, paesaggi dai toni caldi e avvolgenti. Dall’area umida, il percorso conduce da un lato alla palestra, dall’altro al primo piano con le cabine per i trattamenti, tra le quali da segnalare è la Suite Benessere, dotata di bagno turco privato, ideale per i trattamenti di coppia. La proposta sui trattamenti si fonda su alcuni rituali signature, come il Massaggio della Rinascita, un’alternanza di piacevoli manovre su schiena, braccia e gambe, che contribuiscono allo scioglimento di muscoli e articolazioni, o il Massaggio Escape & Luxury, che grazie a una manualità vibrante e tesa all’allungamento riesce a combinare distensione e sospensione temporale. L’acqua diventa protagonista nei trattamenti Aquamotus, in cui l’acqua massaggiante (oltre 1200 getti) e i giochi di temperatura ispirati anch’essi alla cultura termale romana, grazie alla tecnologia made in Italy dei lettinio firmato dall’azienda Lemi (Nettuno; Verona Evo; Versus), permettono più trattamenti rigeneranti e purificanti.

Esperienze che si possono vivere in autonomia, senza massaggiatore, per un totale e profondo rilassamento. Le mani esperte degli operatori riescono ad ampliare l’offerta ad altre tradizioni wellness, a partire dal rituale dell’hammam dove vengono sfruttate le proprietà di materie prime, pure e preziose come il sapone nero e l’olio di Argan, per una piena purificazione del corpo da tensioni, tossine e blocchi. Uno degli obiettivi principali de LA SPA Helvetia & Bristol è riuscire ad accogliere gli ospiti in un ambiente raffinato, elegante e curato per offrire una piacevole parentesi di benessere nell’esperienza culturale vissuta in città. Un viaggio nel tempo che, non si ferma al Rinascimento, ma va riporta le lancette a quando frequentare le terme, per i romani, andava ben oltre il semplice concetto di tempo dedicato a sé stessi, ma affondava le radici nell’otium, nella socialità condivisa, nel riprendersi non solo dalla fatica fisica ma anche mentale.